Com'è noto, è possibile richiedere il Reddito di cittadinanza solo dopo aver risieduto in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.
I requisiti devono essere posseduti dal componente il nucleo familiare che richiede il beneficio, non è necessario siano posseduti da tutti componenti.
I requisiti di residenza sono riferiti all'intero territorio nazionale e pertanto il loro accertamento richiede, in alcuni casi, la collaborazione tra i diversi Comuni nei quali il beneficiario ha risieduto.
Il Comune di residenza indicato nella domanda procede attraverso la Piattaforma GePI, a regime entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio, all'indicazione dei periodi di residenza del beneficiario nel proprio territorio.
Se il requisito di residenza è posseduto parzialmente, il Comune di residenza al momento della domanda indica il Comune di provenienza, la data di iscrizione nei propri elenchi anagrafici ed eventuali periodi precedenti di iscrizione, indicando data di inizio e di fine di ogni periodo. La Piattaforma GePI rende disponibili le informazioni al Comune di provenienza, che indica in piattaforma le analoghe informazioni entro 20 giorni. Le informazioni sono rese disponibili ai Comuni di precedente provenienza fino al completamento dei periodi di residenza necessari per soddisfare i requisiti.
Qualora, in qualunque momento, non sia possibile individuare il Comune di precedente residenza, ai fini del controllo del requisito dei 10 anni, il Comune che ha in carico il controllo potrà assegnare la verifica al Comune di nascita del beneficiario, se nato in Italia. Rientra in questo ambito anche il caso di richiedenti che risultino sconosciuti all'anagrafe del Comune indicato nella domanda.
Nell'impossibilità di ricostruire il possesso dei requisiti di residenza, il Comune entro 30 giorni convoca l'interessato per acquisire le informazioni necessarie.
