Summit OCSE sulle Competenze
9 ottobre 2020
La Ministra del Lavoro e
delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha partecipato oggi al Summit sulle
Competenze organizzato dall’OCSE. È stata l’occasione per illustrare le azioni
intraprese in Italia per migliorare l’acquisizione e l’aggiornamento delle
competenze dei cittadini, al fine di rafforzare la ripresa economica ed essere
preparati a fronteggiare futuri mutamenti del mercato del lavoro. L’emergenza
ha accelerato i processi di trasformazione dell’economia e del mercato stesso,
evidenziando la necessità di implementare i percorsi formativi e il sistema
duale per intercettare i nuovi fabbisogni professionali.
In questo contesto si
inserisce anche il Fondo Nuove Competenze, già istituito con il Decreto
Rilancio e potenziato - sia per quanto riguarda la dotazione economica sia per
l’ambito di intervento - con il Decreto Agosto. Il Fondo permette una
rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzata alla realizzazione di percorsi
formativi che da un lato puntano ad accrescere le professionalità dei
beneficiari e dall’altra contribuiscono ad una riduzione del costo del lavoro
che grava sulle imprese, finanziando interamente, in termini di retribuzione e
contribuzione, le ore dedicate alla formazione.
Sempre nella stessa ottica,
il Governo sta predisponendo un Piano nazionale per le nuove competenze, da
finanziare con le risorse del Recovery Fund, con l’obiettivo di ricalibrare il
welfare sulla promozione del capitale umano da realizzare mediante formazione e
politiche attive. Parte del suddetto piano è costituita dalla riforma degli
ammortizzatori sociali, in via di realizzazione, che mirerà a collegare il
sostegno al reddito in costanza di rapporto con programmi per l’acquisizione ed
il potenziamento delle competenze indispensabili per gestire le transizioni
occupazionali.
Infine, ha aggiunto la
Ministra Catalfo rivolgendosi ai colleghi dei Paesi OCSE, il piano di riforme
ha l’ulteriore obiettivo di creare lavoro di qualità, con una spinta
all’empowerment femminile, alla riduzione del divario salariale fra uomini e
donne, alla promozione della partecipazione dei giovani al mondo del lavoro e
al rafforzamento del reddito e delle tutele in materia di salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro.