Rilancio del Piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia
Per sostenere le politiche di rafforzamento dei diritti dei bambini e della conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, nel 2007 è stato avviato un Piano per lo Sviluppo del Sistema Territoriale dei Servizi Socio-educativi per la prima infanzia.
Il piano prevedeva l'incremento dei posti disponibili nei servizi per i bambini da zero a tre anni, in considerazione del territorio nazionale suddiviso in tre macro aree (Nord, Centro, Sud e Isole comprese).
Il Piano si proponeva di costruire una rete integrata, estesa, qualificata e differenziata in tutto il territorio nazionale, relativa agli asili nido, ai servizi integrativi e ai servizi innovativi nei luoghi di lavoro, volta a promuovere il benessere e lo sviluppo sociale ed educativo dei bambini, il sostegno del ruolo genitoriale, la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura tenendo conto della necessità di assicurare un adeguato livello di copertura della domanda dei servizi socio-educativi, stabilito nella misura media nazionale del 13% e, all'interno del sistema integrato di ciascuna Regione, in misura non inferiore al 6%.
Recentemente il piano è stato rilanciato grazie a nuovi finanziamenti. La Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, infatti, ha istituito un apposito Fondo per interventi in favore della famiglia, destinando una quota pari a 100 milioni di euro a questo scopo.
Con il d.p.c.m. del 7 agosto 2015 emanato di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono state ripartite alle Regioni le risorse di tale Fondo: una quota pari a 95 milioni di euro è ripartita da questo Ministero alle Regioni in base alla media ponderata di alcuni indicatori; la restante parte di 5 milioni di euro è ripartita tra le Regioni del Mezzogiorno non ricomprese nel Piano Azione Coesione - Servizi di cura.
Il Decreto, oltre a stabilire la destinazione del fondo e i criteri di riparto, individua gli obiettivi e le conseguenti disposizioni attuative. Gli obiettivi sono quattro:
- avviare nuove strutture e ampliare i servizi nido e micro nido a titolarità pubblica al fine di incrementare il numero degli utenti e di ridurre le liste d'attesa;
- estendere i predetti servizi mediante l'apertura pomeridiana e/o durante una o più mensilità nel periodo estivo;
- mantenere gli attuali livelli di servizio, mediante il sostegno e i costi di gestione dei posti esistenti anche nella prospettiva della riduzione dell'importo delle rette a carico delle famiglie;
- avviare nuove strutture, ovvero ampliare i servizi integrativi di carattere socio educativo a titolarità pubblica incrementando il numero degli utenti presi in carico.
I finanziamenti dei predetti interventi saranno oggetto di successivo monitoraggio quanto alla corrispondenza tra gli importi erogati e gli obiettivi raggiunti.
Normativa di riferimento
L'Ufficio che se ne occupa:
Direzione Generale per la Lotta alla povertà e per la programmazione sociale
Divisione IV - Programmazione sociale. Segretariato della Rete della protezione e dell'inclusione sociale. Gestione e programmazione dei trasferimenti assistenziali. Politiche per l'infanzia e l'adolescenza