Si è tenuta oggi la cerimonia di commemorazione del Prof. Massimo D'Antona nella sala a lui dedicata presso la sede di via Flavia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla presenza del Viceministro Maria Teresa Bellucci e del Presidente della Fondazione Prof. Massimo D’Antona ETS, Matteo Ariano.
“Ricorrono oggi i 25 anni dalla barbara uccisione del professor Massimo D’Antona per mano delle nuove Brigate Rosse - ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone - ma il suo insegnamento è più attuale che mai. La scienza giuslavorista, unita al coraggio riformatore, lo portò a immaginare un futuro del mondo del lavoro diverso, innovato e basato sulla costruzione del dialogo sociale. Come Tarantelli e Ruffilli prima di lui e poi Biagi fu colpito a morte per il ruolo e la passione nel promuovere regole e strumenti adatti a gestire i rischi di conflitto sociale nelle fasi di transizione. Lo ricordiamo oggi per il suo grande contributo alla tenuta e al funzionamento della nostra democrazia”.
"Un cammino interrotto in modo tragico a soli 51 anni, D'Antona fu ucciso per le sue idee e per il coraggio di aver immaginato un mondo del lavoro diverso, rinnovato e riformato - ha dichiarato il Viceministro Maria Teresa Bellucci -; al tempo ero una giovane laureata e questo efferato omicidio mi ricordò immediatamente quelli dei giudici Falcone e Borsellino, che hanno segnato la mia generazione. Nostro compito è commemorare il prof. D’Antona e chi come lui è morto per servire lo Stato, senza dimenticare il loro operato, ma continuando a impegnarci per la crescita dell’Italia, mettendo al centro delle riforme il valore sociale del lavoro e i diritti di ogni lavoratore”.
Durante l'evento è stato conferito il Premio Massimo D’Antona per le migliori tesi in materia di diritto del lavoro a Chiara Tonelli, Matteo Turrin, Lorenzo Visentin e Francesca Ghiani.
La cerimonia può essere rivista sul canale Youtube del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

