Studio, formazione e lavoro al centro dell’evento “Recidiva Zero”

Calderone lavoro

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha partecipato oggi alla seconda edizione dell’evento “Recidiva Zero”, organizzato dal CNEL in collaborazione con il Ministero della Giustizia presso la Scuola di formazione “Giovanni Falcone” del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Tra i presenti, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Presidente del CNEL, Renato Brunetta, il sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Ostellari, il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Fabio Pinelli, il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Stefano Carmine De Michele, il capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano e il presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Riccardo Turrini Vita.

Intervenendo in apertura evento, il Ministro Calderone ha rimarcato la centralità del lavoro nella Costituzione italiana, sottolineando che "dare una possibilità a chi è condannato all'esecuzione di una pena in carcere, dare una possibilità di abbracciare un'ipotesi di futuro diverso è un atto di giustizia sociale. Farlo attraverso il lavoro vuol dire anche costruire una prospettiva seria e un'ipotesi reale di un futuro migliore. Il riscatto avviene attraverso il lavoro".

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali partecipa al progetto “Recidiva Zero” con un accompagnamento al lavoro attraverso il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, al fine di creare reali occasioni occupazionali per i detenuti. La sperimentazione è al momento attiva in 8 istituti penitenziari ubicati in Piemonte, Veneto, Lazio e Sicilia, in vista di una sua estensione ad altre strutture carcerarie.

"Dobbiamo investire sulle competenze e sulla loro certificazione" ha affermato il Ministro ricordando la grande operazione di trasferimento di competenze digitali di base attraverso il progetto EDO, attualmente in corso. Strumenti finalizzati a capire il potenziale inespresso delle persone e valorizzarne i talenti, anche in presenza di elementi di fragilità. "Offrire un’opportunità - ha concluso il Ministro - è il modo giusto di rispondere al bisogno di avere una speranza".

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