Amianto: accordo unanime sulla mozione espressione di chiara volontà politica - Dichiarazione del Sottosegretario Bellanova

18 Giu 2014

Amianto:  accordo unanime sulla mozione espressione di chiara volontà politica

Dichiarazione del  Sottosegretario Teresa Bellanova

 

"L'approvazione all'unanimità della mozione unitaria sull'amianto è l'espressione della chiara volontà politica di dare risposta a un dramma che da troppi anni migliaia di lavoratori, e le loro famiglie, vivono senza certezza di tutela. Ricordo che l'amianto è stato definitivamente messo al bando con la legge 257/92, che regola non solo il divieto di impiego, ma anche la tutela dei lavoratori, la dismissione e lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto. Ma la lunga latenza delle malattie provocate dall'amianto e l'esistenza, tuttora, nel nostro Paese, di siti non ancora bonificati, fa prevedere un picco della malattia ancora nei prossimi cinque-dieci anni". Così il Sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, che ha partecipato ai lavori della Camera nel corso dei quali è stata approvata la mozione unitaria frutto delle cinque presentate da diversi gruppi parlamentari. 

"L'accordo unanime acquisito oggi – prosegue Bellanova – è il primo dato da sottolineare e apprezzare. Tra gli aspetti che ritengo più importanti della mozione, innanzitutto l'impegno alla rapida e definitiva approvazione del Piano nazionale Amianto, che vuol dire rifinanziare e portare a termine gli interventi previsti di bonifica dei siti, rifinanziare il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie; promuovere una Cabina di regia nazionale per il coordinamento degli studi clinici di settore che coinvolga gli operatori industriali; rafforzare il contrasto a livello internazionale a produzione, uso e commercio delle fibre di asbesto; concludere il programma dettagliato di censimento e bonifica dei materiali contenenti amianto sulla base dei piani regionali".

"Per quanto riguarda i lavoratori, il Governo lavorerà affinché sia possibile – per quanto consentito dalle risorse disponibili – rifinanziare il Fondo per le vittime dell'amianto e rivedere gli attuali criteri per i trattamenti pensionistici.  Si tratta di un impegno finanziario notevole, e ne siamo tutti consapevoli, ma non più rinviabile. La mozione impegna il Governo ad attivarsi, anche a livello europeo, perché la spesa per la messa in sicurezza e la bonifica dall'amianto sia sottratta ai vincoli (a volte ottusi) del patto di stabilità interno, nel quale è compresa anche l'edilizia scolastica. A questa, insieme a università, ospedali, caserme, uffici aperti al pubblico, si chiede di dare priorità negli interventi. Impegni che sottoscrivo, personalmente e per tutto quanto mi compete, in toto".