Il ciclo di incontri "Voce alla Diaspora", organizzato dalla Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione, ha coinvolto lo scorso 16 giugnole associazioni della comunità senegalese in Italia.
L'incontro si è aperto con il saluto del Consigliere Diplomatico del Ministro del Lavoro, Carmelo Barbarello, che ha ricordato l'importanza di lavorare con le comunità straniere in Italia e ha sottolineato la rilevanza di incontri che hanno il doppio scopo di informare il mondo associativo e, al contempo, di far emergere il punto di vista e il dinamismo delle diaspore.
In rappresentanza dell'Ambasciatadella Repubblica Senegalese in Italia il Primo Consigliere, Amadou Lamine Cisse, ha portato i saluti dell'Ambasciatore e ha ricordato le relazioni di lungo corso tra l'Italia e il Senegal, che hanno dato vita ad iniziative considerevoli come l'apertura dell'Istituto di cultura italiana a Dakar.
Il Primo Consigliere ha sottolineato, inoltre, il grande valore dell'apporto delle associazioni senegalesi che rappresentano un ponte fra le due culture e possono fungere da raccordo tra l'Italia e il Senegal.
A seguito della presentazione dei dati più rilevanti relativi alla presenza senegalese in Italia (per approfondire leggi il report "La comunità senegalese in Italia 2020"), sono stati illustrati i progetti di formazione professionale e civico-linguistica pre-partenza, che stanno attualmente realizzando attività in Senegal, sostenuti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite Fondi FAMI, per promuovere l'accrescimento delle competenzee i canali di ingresso regolari di cittadini non comunitari in Italia.
Rilievo è stato dato anche alle iniziative attuate dall'Amministrazione per l'empowerment delle associazioni migranti, obiettivo centrale per la realizzazione di politiche più orientate ai bisogni e alle aspettative delle persone. Fra queste, le azioni promosse dalle Regioni nell'ambito dell'Avviso IMPACT (1/2018, a valere su Fondo FAMI), ma anche le progettualità messe in campo dai Comuni, grazie al sostegno del Ministero del Lavoro tramite il Fondo Politiche Migratorie, per l'inclusione nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità sociale.
In considerazione delle forte propensione della comunità senegalese all'attività imprenditoriale, uno spazio del webinar è stato dedicato alle iniziative messe in campo per la promozione dell'imprenditoria migrante, tra cui il progetto Futurae, frutto dell'accordo siglato dalla Direzione Generale dell'Immigrazione nel 2018 con Unioncamere, edil progetto PLASEPRI-PASPED realizzato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo - sede di Dakar, che sostiene e finanzia cittadini senegalesi residenti in Italia interessati ad investire nel Paese d'origine avviando un'attività imprenditoriale.
Due i momenti di dibattito in cui le associazioni senegalesi si sono dichiarate pienamente disponibili a collaborare attivamente con le Istituzioni per realizzare iniziative volte a incentivare una maggiore integrazione dei cittadini stranieri in Italia e a creare sviluppo nel Paese d'origine tramite percorsi di migrazione circolare. Tanti i suggerimenti concreti e gli spunti di riflessioni emersi, tra cui l'opportunità di promuovere canali di comunicazione più efficaci per far conoscere le diverse iniziative realizzate dall'Amministrazione sia in Italia che in Senegal, così come la necessità di una più stretta collaborazione tra i due Paesi sul tema della formazione, anche con riferimento alle professioni sanitarie e alla formazione di lingua italiana fino al livello A2. Importante il richiamo, da parte di una rappresentante di un'associazione di donne senegalesi, alla situazione occupazionale delle senegalesi in Italia, che faticano a inserirsi nel mercato del lavoro, anche in relazione alla dimensione della conciliazione con le responsabilità di cura.
Al termine del dibattito è intervenuto Roberto Mengoni, Consigliere della Direzione Generale Italiani all'Estero e Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha evidenziato la rilevanza delle azioni di integrazione messe in atto dal Ministero del Lavoro nel nostro Paese, ma ha anche ricordato il nuovo approccio che la cooperazione allo sviluppo italiana ha messo in atto tramite l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, prevedendo anche in questo ambito una maggiore partecipazione dal basso e un maggiore coinvolgimento delle associazioni della diaspora. Il Consigliere ha auspicato una maggiore partecipazione delle donne senegalesi al mercato del lavoro italiano, in considerazione dello squilibrio di genere della comunità senegalese in Italia sia dal punto di vista demografico che lavorativo, ma anche l'apertura di più canali di migrazione per favorire l'ingresso regolare dei cittadini stranieri nel nostro Paese.
