Casa del Welfare, convegno "Le nuove politiche attive del lavoro: il progetto e le istituzioni"

​Il Jobs Act ha ridisegnato il quadro delle politiche attive per il lavoro. "Il mondo del lavoro sta cambiando, è già cambiato, le imprese e i lavoratori lo sanno, la riforma del Jobs Act sta rendendo il mercato del lavoro più dinamico rispetto ad anni fa" ha dichiarato il presidente dell'Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), Maurizio Ferruccio Del Conte, aprendo i lavori del convegno "Le nuove politiche attive del lavoro: il progetto e le istituzioni" che si è tenuto ieri al Forum Pa 2016.

Le politiche attive sono una nuova sfida nel disegno complessivo della riforma che non tende ad un nuovo centralismo ma a portare i territori nella rete. I singoli soggetti che compongono la rete delle politiche attive dovranno collaborare, mettersi insieme e operare in sinergia per rendere sempre più competitivo il mercato del lavoro. Questo il pensiero emerso anche nel corso dell'intervento del Direttore Centrale dei Sistemi informativi INPS, Giulio Blandamura, e del Direttore delle risorse umane Bosch Italia, Roberto Zecchino.

Paolo Pennesi, Direttore Generale dell' Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha spiegato l'esigenza di costituire un organismo unitario come l'Agenzia che permetterà di migliorare l'azione ispettiva. "La vigilanza dovrebbe derivare da anomalie rilevate da un'intelligence preventiva - ha dichiarato il Direttore - tale da creare una lista di aziende che presentano indizi di non correttezza. Un sistema strutturato non fa disperdere risorse in controlli che vanno semplicemente a disturbare le aziende che operano invece in modo regolare". 

La nuova Anpal, l'Agenzia, l'INPS, le Istituzioni e i soggetti privati devono dialogare per la realizzazione del progetto complessivo del Governo finalizzato a creare sinergie efficienti e migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.

 

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