Sono stati illustrati in una conferenza stampa tenutasi il 23 novembre i risultati dell'attività congiunta - avviata lo scorso 5 settembre e condotta per circa due mesi dagli Ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro di Cuneo, Carabinieri del Comando Provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro e agenti del Corpo Forestale dello Stato - volta a prevenire e contrastare con maggiore efficacia fenomeni quali il caporalato e il lavoro nero tra le vigne di Langhe e Roero, in concomitanza della vendemmia 2016.
Si tratta dell'applicazione, per la prima volta in provincia di Cuneo, del Protocollo d'Intesa, firmato nei mesi scorsi tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della difesa, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, che ha dato vita ad apposite vigilanze "interforze" in varie province italiane per contrastare fenomeni illegali di sfruttamento della manodopera in agricoltura.
Nei controlli, svolti congiuntamente dal dispositivo interforze ad hoc costituito e che hanno riguardato terreni ove era in corso la vendemmia con cantine e aziende vitivinicole,sono stati impegnati 12 Ispettori del lavoro (8 Ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro di Cuneo e 4 ispettori in task force dalle Direzioni Territoriali del Lavoro di Rovigo e Novara-Verbania) e 2 carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo, nonchè complessivamente 128 carabinieri delle Compagnie di Alba, Bra e Fossano e 28 agenti del Corpo Forestale dello Stato.
Questi, in sintesi, i risultati dell'attività:
- è stato denunciato un cittadino macedone abitante nelle Langhe per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (cd. caporalato) ai sensi dell'art. 603-bis del Codice Penale;
- sono state ispezionate 104 aziende, delle quali 47 sono risultate irregolari (pari al 45,2%);
- sono stati formalizzati 47 verbali per illeciti amministrativi e penali per un importo sanzionatorio complessivo di 144.000 euro;
- sono state complessivamente verificate 450 posizioni lavorative di cui 96 (il 21%) sono risultate irregolari; di queste, n. 31 (il 33%) hanno riguardato lavoratori "in nero", tra i quali 11 cittadini extracomunitari e 2 clandestini;
- sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale.
I dati hanno evidenziato come il raccordo e la collaborazione sinergica tra le varie Istituzioni coinvolte, già positivamente radicata in Provincia di Cuneo ma ulteriormente rafforzata dal Protocollo d'Intesa, consente di tenere sempre alta l'attenzione sul fenomeno del sommerso e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura, permettendo anche di conseguire risultati importanti sotto l'aspetto della vigilanza sul fenomeno.
