La Direzione Territoriale del Lavoro di Genova dà notizia dell'intensa attività di verifica svolta negli ultimi giorni da parte degli Ispettori del Lavoro - in collaborazione con i carabinieri del NIL - impegnati nel contrasto all'economia sommersa e nelle verifiche in materia di sicurezza, nei settori "grandi rischi":
Riviera di ponente:
- Sul lungomare di Cogoleto, in un appalto pubblico per la realizzazione dei marciapiedi, gli ispettori del lavoro insieme ai Carabinieri del NIL (Nucleo tutela del lavoro) hanno riscontrato l'attività lavorativa in nero di un operaio italiano su tre presenti, oltre ad alcune violazioni in materia infortunistica. A carico del datore di lavoro à stata immediatamente notificato il provvedimento di sospensione, cui seguiranno le sanzioni amministrative per la regolarizzazione del lavoratore. Inoltre, i verbalizzanti procederanno ad informare l'ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).
- Poco distante dal cantiere edile stradale, gli ispettori hanno sottoposto a controllo un cantiere sui generis, ovvero uno stabilimento balneare risultato essere in corso di montaggio da alcune settimane. Pure in questo caso, gli investigatori si sono imbattuti in lavoratori in nero: addirittura tre degli operi presenti sui cinque complessivamente occupati erano totalmente sprovvisti di assicurazione INAIL e copertura INPS. Di essi, uno era extracomunitario e due italiani, come i titolari dello stabilimento, presenti anch'essi nelle fasi di montaggio. Analogamente alla situazione riscontrata a Cogoleto, è scattato il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, finalizzato alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro. Ai titolari saranno a breve notificati i relativi verbali di illecito.
Riviera di levante:
- A Rapallo, i Carabinieri del NIL hanno verificato un cantiere edile per il ripristino di una facciata e di un solaio. All'opera una ditta individuale, con il titolare di nazionalità albanese, il fratello e un altro operaio italiano in regola, ma sui ponteggi a lavorare i militari hanno trovato anche un altro cittadino albanese, senza permesso di soggiorno e quindi ovviamente sprovvisto anche di contratto di lavoro. Nel medesimo cantiere inoltre, erano evidenti alcune violazioni in materia di sicurezza, come la mancanza di parapetti sul solaio superiore e la presenza di ingombri nei passaggi, che ostacolavano la viabilità, oltre che la mancanza del progetto per il castello di tiro del ponte. Al titolare è stata di conseguenza sospesa l'attività imprenditoriale, oltre che prescritta la rimozione delle fonti di pericolo.
- A Lavagna, gli Ispettori del lavoro si sono recati su un cantiere dove erano in corso, da parte di due lavoratori abbigliati da pontisti, operazioni di smontaggio ponteggi e loro caricamento sul camion di una ditta della zona. Alla richiesta di fornire i loro documenti, però, i due operai hanno gettato a terra i montanti metallici che stavano caricando scappando a gambe levate.
In questi casi, oltre alle ovvie conseguenze sanzionatorie a carico del datore di lavoro dei due fuggitivi - rintracciato in collaborazione con i Carabinieri di Lavagna tramite la targa del camion lasciato in sosta - gli ispettori hanno chiamato in causa tutta la "filiera" dell'appalto, ovvero il committente, il coordinatore per la sicurezza, l'impresa affidataria oltre alla stessa impresa esecutrice dei ponteggi, e per ogni livello si sono individuate specifiche responsabilità. In particolare, al datore di lavoro dei due lavoratori è stata sospesa l'attività imprenditoriale in quel cantiere, e saranno in seguito formalizzati i verbali riferiti all'irregolare occupazione dei 2 operai, anche se non meglio identificati.
