Anziani, approvata la legge delega

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Il Parlamento approva il disegno di legge delega in materia di politiche a favore degli anziani. Ieri in serata la Camera dei Deputati ha chiuso l'iter del Ddl con 150 voti favorevoli, 72 astenuti e nessun contrario, nel rispetto dei tempi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si inizia ora a guardare alla seconda fase: lastesura dei decreti attuativi,da adottare entro il 31 gennaio 2024, per disegnare un nuovo welfare a favore delle persone anziane. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è già al lavoro per la predisposizione dei provvedimenti di attuazione della delega, a partire dall'assistenza sociale e dallo sviluppo degli ambiti territoriali sociali, ai fini dell'esercizio delle funzioni di competenza degli enti territoriali e della piena realizzazione dei LEPS e dall'introduzione di una prestazione universale, che associa a un trasferimento monetario anche i servizi alla persona.

Ampia soddisfazione da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, che afferma: "Questo risultato, nei tempi previsti dal Pnrr, ci investe ora della responsabilità di disegnare nel dettaglio una riforma delle politiche per gli anziani, che nei fatti inciderà su come la nostra società, in costante invecchiamento, guarda a quella fase della vita e ne gestisce le esigenze. È un obiettivo che mi impegno a portare a termine, così da raggiungere l'integrazione effettiva degli aspetti sociali, sanitari e assistenziali per oltre 14 milioni di over 65 in Italia".

A coordinare questo lavoro il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha dichiarato: "Nasce oggi un nuovo welfare dove lo Stato si fa Stato che ha cura, scongiurando l'isolamento e la solitudine mediante la valorizzazione delle persone anziane, anche non autosufficienti. In soli 150 giorni abbiamo raggiunto un obiettivo storico con cui si affronta, mediante il riconoscimento del diritto degli anziani alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, la grave carenza di assistenza territoriale, sia sanitaria sia sociale, che si ripercuote sulle strutture ospedaliere e sulle famiglie".