La Legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha introdotto una misura volta a favorire i processo di innovazione tecnologica e digitale delle aziende, incentrata su una delle risorse più importanti: il capitale umano.
È il credito d'imposta per la formazione 4.0 di cui sono fornite le modalità operative nel DM 4 maggio 2018. Possono beneficiarne imprese residenti in Italia o all'estero ma con stabili organizzazioni sul territorio italiano, gli enti non commerciali residenti che svolgono attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d'impresa.
L'agevolazione è modulata in base alle dimensioni aziendali, dopo la Legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018 n.145) che ha inteso favorire, in particolare, le piccole e medie imprese. Riguarda le spese sostenute nel 2019 per il personale dipendente impegnato nelle attività di formazione relative alle "tecnologie abilitanti" - limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione - e pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali. Sono ammissibili anche le spese per il personale impegnato come tutor o docente, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
La fruizione è automatica e avviene tramite compensazione, presentando online il modello F24 all'Agenzia delle Entrate.
È comunque necessario depositare il contratto di secondo livello attraverso la procedura del deposito telematico messa a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per ottemperare correttamente a quanto previsto dall'art. 3 del DM 4 maggio 2018.
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