Elenco dei pagamenti del 2020
- L'Agenzia delle Entrate, sulla base delle scelte operate dai contribuenti per ciascun anno finanziario, trasmette al Ministero dell'Economia e delle Finanze, i dati occorrenti a stabilire gli importi delle somme che spettano a ciascuno dei soggetti a favore dei quali i contribuenti hanno effettuato una valida destinazione della quota del cinque per mille della loro imposta sui redditi delle persone fisiche.
- Le somme da stanziare per la corresponsione del cinque per mille sono iscritte in bilancio sull'apposito Fondo dello Stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
- La corresponsione a ciascun soggetto delle somme spettanti, sulla base degli elenchi predisposti dall'Agenzia delle Entrate, è effettuata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per i soggetti del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
- L'ente beneficiario non ha diritto alla corresponsione del contributo qualora, prima dell'erogazione delle somme allo stesso destinate, abbia cessato l'attività o non svolga più l'attività che ha dato diritto al beneficio.
- Ai sensi del DPCM del 23 luglio 2020 art. 11 comma 1, non sono erogate le somme d'importo complessivo inferiore a 100 euro.
A) Pagamento degli enti con contributo superiore 500mila euro
L'Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l'elenco con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo superiore a 500mila euro per i quali sono predisposti i decreti di pagamento:
Elenco dei beneficiari con contributo superiore a 500mila euro
Per i pagamenti che non saranno andati a buon fine (NBF), sarà possibile consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA).
B) Pagamenti telematici degli enti con contributo inferiore a 500mila euro
L'Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vari elenchi - di norma due - con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo inferiore a 500mila euro.
Il Ministero trasmette l'autorizzazione al pagamento apportando eventuali aggiornamenti delle coordinate bancarie in attuazione di mandati irrevocabili di pagamento.
L'Agenzia delle Entrate predispone quindi l'ordinativo di pagamento telematico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali emana il decreto cumulativo di pagamento.
- Primo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
L'elenco rappresenta i beneficiari per i quali l'Agenzia delle Entrate ha nella propria banca dati le coordinate IBAN. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha autorizzato il 6 settembre 2021 la predisposizione dell'ordinativo di pagamento fornendo le coordinate dei mandati irrevocabili all'incasso recepiti. L'Agenzia delle Entrate ha comunicato l'ordinativo di pagamento il 15 ottobre 2021 al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il decreto di pagamento n. 548 del 21 ottobre 2021 è stato trasmesso all'UCB il 22 ottobre 2021, per il controllo di conformità.
Primo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l'esito del buon fine dell'accredito.
Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all'incasso dei crediti per gli enti in elenco.
- Secondo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
L'elenco rappresenta i beneficiari per i quali l'Agenzia delle Entrate ha le coordinate IBAN nella propria banca dati. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha autorizzato il 9 novembre 2021 la predisposizione dell'ordinativo di pagamento, fornendo le coordinate dei mandati irrevocabili all'incasso recepiti.
L'Agenzia delle Entrate ha predisposto l'ordinativo il 19 novembre 2021, comunicandolo il 22 novembre 2021 al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il decreto di pagamento n. 611 del 24 novembre 2021 è stato trasmesso il 24 novembre 2021 all'UCB, per il controllo di conformità.
Secondo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l'esito del buon fine dell'accredito.
Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all'incasso dei crediti per gli enti in elenco.
- Terzo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
L'elenco rappresenta i beneficiari per i quali l'Agenzia delle Entrate ha le coordinate IBAN nella propria banca dati. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha autorizzato l'11 maggio 2022 la predisposizione dell'ordinativo di pagamento.
L'Agenzia delle Entrate ha predisposto l'ordinativo il 7 giugno 2022, comunicandolo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il decreto di pagamento n. 199 del 30 agosto 2022 è stato trasmesso il 31 agosto 2022 all'UCB, per il controllo di conformità.
Terzo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l'esito del buon fine dell'accredito.
Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all'incasso dei crediti per gli enti in elenco.
- Quarto elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
L'elenco rappresenta i beneficiari per i quali l'Agenzia delle Entrate ha le coordinate IBAN nella propria banca dati. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha autorizzato il 23 maggio 2023 la predisposizione dell'ordinativo di pagamento.
L'Agenzia delle Entrate ha predisposto l'ordinativo il 5 giugno 2023, comunicandolo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il decreto di pagamento n. 171 del 11 settembre 2023 è stato trasmesso il 14 settembre 2023 all'UCB, per il controllo di conformità.
Quarto elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l'esito del buon fine dell'accredito.
Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all'incasso dei crediti per gli enti in elenco.
C) Pagamenti di enti che non avevano comunicato le coordinate bancarie e/o postali all'Agenzia delle Entrate
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali liquida gli enti che non hanno comunicato le coordinate IBAN all'Agenzia delle Entrate entro la data di predisposizione dell'ultimo elenco di pagamento telematico (anche detti "enti NoIBAN"), ma solo dopo la pubblicazione del loro elenco in questo sito e la richiesta del pagamento del contributo direttamente al Ministero, attraverso l'apposita procedura.
D) Pagamenti non andati a buon fine di elenchi forniti dall'Agenzia delle Entrate (storni in Contabilità Speciale della Banca d'Italia)
Nella procedura di pagamento telematico degli elenchi forniti dall'Agenzia delle Entrate, alcuni versamenti possono non andare a buon fine. La causa risiede nelle variazioni del codice IBAN determinate dalle trasformazioni societarie degli istituti di credito o dalla chiusura o dal trasferimento del conto da parte dell'ente. Tali somme sono stornate presso la contabilità speciale della Banca d'Italia. L'Agenzia delle Entrate invia una lettera con la quale chiede agli enti le nuove coordinate IBAN. Gli enti devono sempre comunicare le nuove coordinate IBAN all'Agenzia delle Entrate. Le nuove coordinate recepite sono di norma trasmesse in un'unica soluzione al Ministero del Lavoro. Il Ministero esegue il pagamento, singolarmente per ciascun contributo bonificabile, dalla contabilità speciale con procedura digitale GEOCOS.
- Elenco dei pagamenti nel 2024 dei contributi stornati in contabilità speciale
- Elenco dei pagamenti nel 2022 dei contributi stornati in contabilità speciale
- Elenco dei pagamenti nel 2021 dei contributi stornati in contabilità speciale
E) Pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA)
Nelle procedure che prevedono singoli decreti di pagamento (quali per contributi superiori a euro 500mila, per pagamenti in contanti e per enti NoIBAN) alcuni versamenti possono non andare a buon fine - a causa delle variazioni del codice IBAN per trasformazioni societarie degli istituti di credito o dalla chiusura o dal trasferimento del conto da parte dell'ente - oppure il pagamento emesso in contanti non è stato ritirato in Tesoreria entro due mesi.
Tali contributi sono stornati in un conto presso l'Ispettorato Generale per la finanza delle Pubbliche Amministrazioni (IGEPA).
Gli enti potranno chiedere il pagamento del contributo direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo le modalità indicate nella sezione Moduli per la richiesta di pagamento del contributo nei casi di assenza di conto corrente, reiscrizioni, storni, IGEPA e NoIBAN indicando nell'oggetto la dicitura "liquidazione da IGEPA".
Attualmente non sono stati ancora effettuati pagamenti relativi a tale sezione.
F) Pagamenti degli storni in Contabilità speciale o in IGEPA non incassati (Storni in economia)
Questa sezione è relativa solo a quei contributi descritti nei punti "D" e "E" i cui residui, non pagati entro l'esercizio finanziario successivo a quello di storno, vengono eliminati dai conti temporanei nei quali erano transitati e finiscono nelle economie di bilancio.
Il creditore conserva il diritto ad avanzare richiesta di pagamento che consentirà (compatibilmente con la disponibilità di risorse in fase di assestamento degli stanziamenti di bilancio) l'assegnazione nel capitolo di bilancio del suo contributo. La richiesta scritta può essere presentata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali solo dal legale rappresentante dell'ente, secondo le modalità indicate nella sezione Moduli per la richiesta di pagamento del contributo nei casi di assenza di conto corrente, reiscrizioni, storni, IGEPA e NoIBAN.
Le nuove richieste presentate entro il mese di maggio sono erogate entro la fine dell'anno, dopo l'approvazione della legge di assestamento di bilancio.
G) Pagamenti dei contributi scartati in Banca d’Italia
Nelle procedure di pagamento, alcuni versamenti possono non andare a buon fine a causa di errori del codice IBAN. Tali contributi sono scartati dalla Banca d’Italia. In questi casi, il Ministero predispone un nuovo pagamento degli accrediti scartati dopo che gli ETS hanno inserito nel RUNTS il codice IBAN corretto ovvero dopo che le ONLUS hanno comunicato all’Agenzia delle Entrate il codice IBAN corretto.
