In continuità con quanto disciplinato dalla Legge 328/2000, che all’art. 20 prevede un Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali, il Decreto legislativo 147/2017 (art. 21) riforma la governance del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) e prevede che la programmazione relativa alle politiche sociali sia oggetto di Piani ad hoc della cui elaborazione è responsabile la Rete della protezione e dell’inclusione sociale.
Il Piano sociale nazionale e il Fondo Nazionale Politiche Sociali rappresentano nel disegno del legislatore due strumenti fondamentali di attuazione delle politiche sociali nazionali che dovranno evolversi nella definizione dei LEPS (art. 22).
Con specifico riferimento alle azioni individuate nel FNPS, si distinguono due maggiori ambiti di impiego:
- le azioni di sistema;
- gli interventi rivolti alle persone di minore età.
In questi ambiti, vengono individuate alcune attività considerate come essenziali nell’ottica della programmazione triennale, tra esse il LEPS “Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.)”.
Il LEPS è il risultato di un innovativo paradigma di azione pubblica avviato nel 2011 tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il LabRIEF (Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare) del Dipartimento FiSPPA dell’Università di Padova, che gestisce una governance multilivello con le Regioni italiane.
Il LEPS persegue la finalità di innovare e uniformare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie in situazione di vulnerabilità, al fine di prevenire il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare.
La modalità in cui realizzare le finalità del Programma sono recepite nelle Linee di Indirizzo Nazionali sull’Intervento con Bambini e Famiglie in situazione di vulnerabilità, approvate in Conferenza Unificata Stato-Regioni il 17 dicembre 2017.
Inoltre, il 26 novembre 2018 il decreto sul Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS) registrato alla Corte dei Conti il 14.12.2018 con il n. 3492, ha stabilizzato e finanziato P.I.P.P.I. nelle politiche per l’infanzia e l’adolescenza per i prossimi anni.
Il 30 aprile 2021, si è assistito all’approvazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) da parte della Commissione Europea: nella Missione 5, Inclusione e Coesione, M 5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore, l’Investimento 1.1. Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti si declina in 4 categorie di interventi da realizzare da parte dei Comuni, singoli o in associazione (ATS). La prima riguarda P.I.P.P.I.: (i) interventi finalizzati a sostenere le capacità genitoriali e a supportare le famiglie e i bambini in condizioni di vulnerabilità e prevede il finanziamento di P.I.P.P.I. per tutti gli ambiti territoriali italiani per il periodo 2022-2027 (PNRR, p. 211, Vai al sito di italiadomani).
Da ultimo, il 28 luglio 2021 è stato approvato il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 da parte della Rete della protezione e dell’inclusione sociale, quale organismo di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali di cui alla L. 328/2000, che riconosce P.I.P.P.I. come Livello Essenziale delle Prestazioni Sociali e, a fine settembre, la Conferenza Stato Regioni ha a sua volta approvato tale Piano.
La fase di attuazione del LEPS negli ATS, dato l’assetto regionale del sistema di welfare italiano, va presidiata con cura e attenzione continuative da parte delle Regioni e delle Province autonome, per l’innovatività del processo che ci vede impegnati a rendere concretamente applicato il “Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.)” in ognuno degli ATS che fruiscono del finanziamento PNRR e in quelli finanzianti dal FNPS, con particolare attenzione ai Piani Sociali Regionali e Piani Sociali di Zona. Pertanto, è stato costituito, con Decreto direttoriale n. 32 del 13 febbraio 2023, un Comitato Tecnico di Coordinamento (CTC) a livello Regionale/Province Autonome che abbia la responsabilità di coordinare e monitorare il lavoro di attuazione del LEPS sull’intero territorio nazionale.
Il Comitato Tecnico di Coordinamento (CTC), quale organismo fondamentale della governance, è presieduto dal Direttore Generale per la Lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e composto da: un rappresentante della Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre al Presidente; un rappresentante del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova, in qualità di ente di supporto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un rappresentante dell’Unità di Missione per l’Attuazione del PNRR, un rappresentante delle Regioni/Autonomie Locali.
Il CTC sarà una figura di importanza strategica per mantenere aperta e fluida la comunicazione fra tutti i livelli e i soggetti coinvolti a livello regionale e provinciale, sostenendo e supportando l’implementazione del LEPS per costruire gradatamente l’infrastruttura di servizi necessaria a rendere esigibile il LEPS, garantendone la sostenibilità a lungo termine.
Link utili:
- LabRIEF (Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare) dell’Università di Padova
- Piattaforma dedicata alla formazione degli operatori
