
Come affrontare le trasformazioni nel mondo del lavoro innescate dalla rivoluzione tecnologica e dalla diffusione dell'automazione, le nuove sfide della scienza e della ricerca, e la metamorfosi dell'industria abilitata dalle tecnologie digitali e dai processi di produzione basati sulla robotica avanzata. Saranno questi i temi al centro delle tre ministeriali G7 dedicate a Industria e ICT (25-26 settembre), Scienza (27-28 settembre) e Lavoro (29-30 settembre), che si svolgeranno a Torino, nella splendida cornice della Reggia di Venaria Reale.
Ne hanno parlato oggi, a Roma, il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda; la Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, che hanno presentatoalla stampa i programmi dell'"Innovation Week G7": una settimana tutta dedicata all'innovazione, fortemente voluta dalla Presidenza Italiana, per sottolineare come i temi della competitività e dell'efficienza del sistema economico, quello della qualità della formazione e quello della qualità del lavoro siano strettamente interconnessi.
Obiettivo di questo fil rouge è quello di orientare l'azione di policy a livello nazionale e spingere a rafforzare la cooperazione internazionale del nostro Paese con i partner del G7, non solo a livello di Governi, ma anche a livello di istituzioni e centri di ricerca.
Un approccio innovativo, sottolineato anche dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti: "Le parole chiave che abbiamo scelto per affrontare il tema del futuro del lavoro sono inclusività e dialogo. Rispetto ad altri eventi del G7, infatti, quello della Ministeriale Lavoro è un evento aperto alle Parti Sociali e alle Organizzazioni Internazionali, come OCSE e ILO, ma anche ai rappresentanti delle Agenzie e dei Dipartimenti che nei paesi del G7 si occupano di politiche attive del lavoro, con l'obiettivo di creare una rete e di avviare una cooperazione strutturata in tema di politiche di attivazione e sostegno alla ricerca di un impiego.
Il Ministro Poletti ha quindi sottolineato l'importanza di affrontare il futuro promuovendo un cambiamento tecnologico che non sia calato dall'alto sulle teste dei cittadini, ma che venga vissuto come un patrimonio delle nostre società e delle nostre economie. Il Ministro ha infatti osservato che il progresso tecnologico in sé non è neutrale e che se il cambiamento non è ben governato c'è il rischio che le disuguaglianze economiche e sociali nei nostri paesi possano crescere.
"È giusto e necessario -ha aggiunto Poletti- dare risposte efficaci ed immediate alle paure di una parte della popolazione di vedere peggiorare le proprie condizioni di reddito e di lavoro. Ma è possibile affrontare questi rischi e costruire un futuro del lavoro migliore per tutti" .
Con questo auspicio il Ministro ha concluso manifestando ottimismo sugli esiti del consesso internazionale. "Sono sicuro che non si tratterà di una mera discussione formale, ma di uno scambio di idee franco e produttivo. Credo e spero che troveremo delle linee di azione comune e comunque come Presidenza abbiamo lanciato delle idee concrete per il futuro".
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