Anno 2012 elenco dei pagamenti effettuati

Elenco dei pagamenti del 2012

1. L'Agenzia delle Entrate, sulla base delle scelte operate dai contribuenti per ciascun anno finanziario, trasmette al Ministero dell'Economia e delle Finanze, i dati occorrenti a stabilire gli importi delle somme che spettano a ciascuno dei soggetti a favore dei quali i contribuenti hanno effettuato una valida destinazione della quota del cinque per mille della loro imposta sui redditi delle persone fisiche.

2. Le somme da stanziare per la corresponsione del cinque per mille sono iscritte in bilancio sull'apposito Fondo dello Stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

3. La corresponsione a ciascun soggetto delle somme spettanti, sulla base degli elenchi all'uopo predisposti dall'Agenzia delle Entrate, è effettuata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per i soggetti del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

4. L'ente beneficiario non ha diritto alla corresponsione del contributo qualora, prima dell'erogazione delle somme allo stesso destinate, abbia cessato l'attività o non svolga più l'attività che ha dato diritto al beneficio.

5. Ai sensi del d.p.c.m. 23 aprile 2010 art. 11 comma 7 non sono erogate le somme d'importo complessivo inferiore a 12 euro.

A) Pagamento degli enti con contributo superiore a 500mila euro

L'Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l'elenco con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo superiore a 500mila euro per i quali sono predisposti singoli decreti di pagamento.

Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA)

B) Pagamenti telematico degli enti con contributo inferiore a 500mila euro

L'Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vari elenchi -di norma tre- con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo inferiore a 500mila euro. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali trasmette l'autorizzazione al pagamento apportando eventuali aggiornamenti delle coordinate bancarie in attuazione di mandati irrevocabili di pagamento. L'Agenzia delle Entrate predispone l'ordinativo di pagamento telematico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali emana il decreto cumulativo di pagamento.

Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai Pagamenti non andati a buon fine di elenchi forniti dall'Agenzia delle Entrate (storni in Contabilità Speciale della Banca d'Italia).

C) Pagamenti di enti che non possiedono il conto bancario/postale e che hanno richiesto il pagamento in contanti.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha liquidato gli enti che non possiedono un conto bancario o postale, non hanno mai comunicato le coordinate IBAN all'Agenzia delle Entrate e hanno chiesto esplicitamente il pagamento in contanti del contributo. Tale pagamento è stato disposto in Tesoreria presso le sedi provinciali della Banca d'Italia.

Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro non andati a buon fine (storni in IGEPA)

D) Pagamenti di enti che non avevano comunicato le coordinate bancarie e/o postali all'Agenzia delle Entrate (NoIBAN)

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha liquidato gli enti nel sottostante elenco che non hanno fornito le coordinate bancarie all'Agenzia delle Entrate entro marzo 2015, data di predisposizione dell'ultimo elenco di pagamento telematico. Tali enti, anche detti NoIBAN, hanno in seguito chiesto il pagamento del contributo direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA)

E) Pagamenti non andati a buon fine di elenchi forniti dall'Agenzia delle Entrate (storni in Contabilità Speciale della Banca d'Italia)

Nella procedura di pagamento telematico degli elenchi forniti dall'Agenzia delle Entrate alcuni versamenti possono non andare a buon fine. La causa risiede nelle variazioni del codice IBAN determinate dalle trasformazioni societarie degli istituti di credito o dalla chiusura o dal trasferimento del conto da parte dell'ente. Tali somme sono stornate presso la contabilità speciale della Banca d'Italia. L'Agenzia delle Entrate invia una lettera con la quale chiede agli enti le nuove coordinate IBAN. Le nuove coordinate recepite sono trasmesse in un'unica soluzione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Ministero esegue il pagamento, singolarmente per ciascun contributo bonificabile, dalla contabilità speciale con procedura digitale GEOCOS.

Per i pagamenti riportati negli elenchi di questa sezione che non sono andati a buon fine (NBF) inviare un'email all'indirizzo Quesiti5permille@lavoro.gov.it.
Ulteriori pagamenti degli storni che dalla contabilità speciale sono state eliminate per economia sono elencati nella sezione H) Pagamento di storni in economia.

F) Pagamenti del Ministero del Lavoro non andati a buon fine (storni in IGEPA)

Nelle procedure che prevedono singoli decreti di pagamento - quali A) contributi superiori a 500mila euro, C) in contanti e D) enti NoIBAN - alcuni versamenti possono non andare a buon fine (NBF), a causa delle variazioni del codice IBAN per trasformazioni societarie degli istituti di credito o dalla chiusura o dal trasferimento del conto da parte dell'ente, oppure il pagamento emesso in contanti non è stato ritirato in Tesoreria entro due mesi.
Tali contributi sono stornati in un conto presso l'Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni (IGEPA).
Gli enti potranno chiedere il pagamento del contributo direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali secondo le modalità indicate nella sezione Moduli per la richiesta di pagamento del contributo nei casi di assenza di conto corrente, reiscrizioni, storni, IGEPA indicando nell'oggetto la dicitura "liquidazione da IGEPA".

Per i pagamenti riportati negli elenchi di questa sezione che non sono andati a buon fine (NBF) inviare un'email all'indirizzo Quesiti5permille@lavoro.gov.it.
Ulteriori pagamenti degli storni che dalla contabilità speciale sono state eliminate per economia sono elencati nella sezione H) Pagamento di storni in economia.

G) Pagamenti dei contributi in perenzione amministrativa

I contributi residui nel capitolo di spesa che non vengono pagati entro l'esercizio finanziario successivo a quello di impegno vengono eliminati dal bilancio dello Stato e iscritti nel Conto del Patrimonio dello Stato tra le passività. Ad esempio si trovano in questa condizione gli enti al punto D) che non hanno comunicato le coordinate bancarie né all'Agenzia delle Entrate né al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro il 2016.
Il creditore conserva il diritto ad avanzare richiesta di pagamento che consentirà (compatibilmente con la disponibilità di risorse nei fondi speciali per la riassegnazione) la reiscrizione in bilancio del suo contributo. La richiesta scritta può effettuata solo dal legale rappresentante dell'Ente. Il Ministero dell'Economia e Finanze emana più volte l'anno un decreto di reiscrizione dei contributi in bilancio.
Nell'elenco che segue sono riportati i pagamenti effettuati negli anni successivi alla perenzione:

Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA).


H) Pagamenti di storni in economia

Questa sezione è relativa solo a quei contributi descritti nei punti E) e F) i cui residui, non pagati entro l'esercizio finanziario successivo a quello di storno, vengono eliminati dai conti temporanei nei quali erano transitati e finiscono nelle economie di bilancio.
Il creditore conserva il diritto ad avanzare richiesta di pagamento che consentirà (compatibilmente con la disponibilità di risorse in fase di assestamento degli stanziamenti di bilancio) l'assegnazione nel capitolo di bilancio del suo contributo. La richiesta scritta può essere effettuata solo dal legale rappresentante dell'Ente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali secondo le modalità indicate nella sezione Moduli per la richiesta di pagamento del contributo nei casi di assenza di conto corrente, reiscrizioni, storni, IGEPA. Le richieste presentate entro il mese di maggio potranno essere erogate entro la fine dell'anno dopo l'approvazione della legge di assestamento di bilancio. Nell'elenco che segue sono riportati i pagamenti effettuati negli anni successivi all'economia e, ove presenti, i soggetti per i quali sono già state richieste le risorse:

Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA).

Precisazioni per gli enti non presenti in elenco 
Gli enti che sono nell'elenco dei beneficiari del cinque per mille, pubblicato sul sito dell'Agenzia delle Entrate, ma non sono presenti negli elenchi dei pagamenti effettuati, possono rivolgersi alla Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate competente per territorio per avere chiarimenti in merito alla loro posizione.

Informazioni possono anche essere richieste al Ministero del Lavoro tramite indirizzo di posta elettronica Quesiti5permille@lavoro.gov.it.

La comunicazione delle coordinate IBAN 
La coordinata IBAN è quel codice composto di ventisette caratteri, sia lettere che numeri, che identifica univocamente la banca, la filiale e il conto corrente dell'utente sul quale effettuare il bonifico. Il conto deve essere intestato all'Ente beneficiario del contributo.

Prestare attenzione quando una banca comunica di essersi unita con un'altra perché talvolta quest'operazione, modificando il codice ABI che identifica la banca, potrebbe cambiare automaticamente l'IBAN, non consentendo il buon fine del bonifico.
S'invitano gli enti a verificare l'esattezza delle coordinate di accredito del cinque per mille. In caso di mancato accredito per problemi di IBAN comunicare sempre le nuove coordinate alla sede territoriale dell'Agenzia delle Entrate con le modalità dalla stessa indicate in Procedura per il pagamento del beneficio per la categoria del volontariato. La Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate trasmetterà al Ministero un successivo elenco con le coordinate rettificate degli storni dei pagamenti non andati a buon fine (NBF).

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vanno comunicate le coordinate IBAN solo nei casi in cui si rilevino errate quelle indicate negli elenchi A), C), D), E), F), G) le quali non hanno consentito il buon fine del bonifico. L'IBAN verrà trasmesso con le modalità indicate nella sezione dei Moduli per la richiesta di pagamento del contributo nei casi di: assenza di conto corrente, reiscrizioni, storni, IGEPA e NoIBAN posta nella pagina principale del cinque per mille.

Si ricorda che le somme percepite vanno rendicontate nei tempi e con le modalità descritte nella sezione della Rendicontazione del contributo.