Composizione e funzioni del tavolo

Il Tavolo caporalato è presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (o da un suo delegato) ed è composto da 13 membri istituzionali designati da: Ministero dell'Interno; Ministero della Giustizia; Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Ispettorato Nazionale del Lavoro; INPS; Comando Carabinieri per la tutela del lavoro; Corpo della Guardia di Finanza; Regioni, Province Autonome di Trento e di Bolzano e Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI); Autorità politica delegata per le pari opportunità; Autorità politica delegata per la coesione territoriale.

Alle riunioni del Tavolo possono partecipare rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore agricolo, delle Organizzazioni del Terzo Settore impegnate nel contrasto allo sfruttamento lavorativoe degli Enti religiosi civilmente riconosciuti. Possono essere invitati a partecipare agli incontri del Tavolo anche rappresentanti di altri Enti, come le Organizzazioni Internazionali o le Consigliere di Parità, oltre che di altre Direzioni Generali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In considerazione della complessità del fenomeno, il Tavolo è supportato da otto Gruppi di lavoro, ognuno dei quali è coordinato da un’Amministrazione capofila, dedicati ad altrettante aree prioritarie di intervento: (i) Prevenzione, vigilanza e repressione del fenomeno del caporalato, (ii) Filiera produttiva agroalimentare, prezzi dei prodotti agricoli, (iii) Intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione del ruolo dei Centri per l'Impiego, (iv) Trasporti, (v) Alloggi e foresterie temporanee, (vi) Rete del lavoro agricolo di qualità, (vii) Banche dati, (viii) Protezione, prima assistenza e inserimento sociale e lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo.

Presso la Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione è costituita la Segreteria di supporto alle attività del Tavolo e dei Gruppi di lavoro, che si occupa di coordinare i relativi incontri e assicurare il corretto scambio delle informazioni tra gli Enti coinvolti nei lavori.

Il Tavolo lavora in collaborazione con il Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso (come stabilito dai Decreti Ministeriali n. 57 e 58 del 6 aprile 2023), al fine di assicurare la sinergia con le azioni previste dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso. Per tale motivazione, alle riunioni dei diversi Gruppi di lavoro relativi al Tavolo Caporalato, partecipano anche referenti del Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso.

Il Tavolo, infine, si raccorda con la Cabina di Regia della Rete del lavoro agricolo di qualità al fine di rafforzare questo strumento, valorizzando le imprese iscritte e i loro prodotti.