• Focus tematici

    L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) ha pubblicato un nuovo documento di studio e di proposta dedicato a tema della mediazione familiare in Italia, mettendo in evidenza luci e ombreLa mediazione familiare rappresenta un utile strumento quando il conflitto tra coniugi non si è ancora sviluppato o non è cresciuto in modo insanabile, in grado di produrre effetti positivi anche sulla condizione dei minorenni coinvolti nella separazione dei genitori. 

  • Focus tematici

    Dall’ultimo rapporto di Bankitalia emerge che nel primo trimestre del 2025 le rimesse inviate all’estero dagli stranieri residenti in Italia sono aumentate del 6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini assoluti, le principali destinazioni delle rimesse italiane sono state l'Asia (+17,5%), il Nord Africa e il Vicino Oriente (+10,0%) e, in misura minore, l'Europa extra-UE (+1,5%).

  • Bandi

    Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale comunica la proroga alle ore 14.00 del 29 luglio 2025 della scadenza per la presentazione dei programmi di intervento di Servizio civile universale per l’anno 2025, precedentemente fissata al 14 luglio 2025 dall’Avviso pubblicato lo scorso 12 marzo.

  • ISTAT

    L’ISTAT ha pubblicato un aggiornamento degli indicatori sulle condizioni di vita dei minori di 16 anni, frutto di un approfondimento di analisi condotto nel 2024 nell’ambito dell’Indagine annuale su Reddito e condizioni di vita. Vengono, inoltre, diffusi i dati sulla trasmissione intergenerazionale degli svantaggi nei paesi dell’Ue, raccolti nell’edizione 2023 della stessa indagine.

  • Con la sentenza n. 94 del 2025 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 16, della legge n. 335 dell’8 agosto 1995, nella parte in cui non esclude dal divieto di applicazione dell’integrazione al minimo l’assegno ordinario di invalidità erogato tramite il sistema contributivo. La Corte ha evidenziato che il divieto anzidetto, introdotto per tutti i trattamenti pensionistici dalla legge di riforma generale della previdenza sociale, incentrata sul passaggio graduale da un sistema retributivo ad uno contributivo, viola il principio di uguaglianza ex art. 3 Cost., poiché non tiene conto della disciplina peculiare da sempre riservata all’assegno ordinario di invalidità di cui all’art. 1 della l. n. 222 del 1984, spettante al lavoratore che, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, vede diminuita a meno di un terzo la propria capacità di prestare un’attività lavorativa confacente alle proprie attitudini.

  • Con l’ordinanza n. 18427/2025 la I sezione civile della Corte di Cassazione si è pronunciata in tema di revoca dello status di rifugiato. Attraverso l’esame dei motivi di ricorso, presentato dal Ministero dell’Interno avverso il decreto con cui il Tribunale aveva annullato il provvedimento di revoca dello status di rifugiato, la Corte approfondisce due importanti questioni, chiarendo in particolare il delicato e sottile confine esistente tra diritto dello Stato alla segretezza di documenti e informazioni che potrebbero minarne la sicurezza e diritto del richiedente tutela giurisdizionale a che questa sia piena ed effettiva. La Corte ha, inoltre, modo di chiarire i presupposti che giustificano la revoca dello status di rifugiato, abbracciando una nozione di pericolo per la sicurezza dello Stato ampia e comprendente anche un fondato timore non ancora attualizzatosi.

  • Con la sentenza numero 101 dell’8 luglio 2025 la Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni proposte in riferimento alla disciplina del fermo amministrativo della nave che non osserva le richieste di informazione e le indicazioni delle autorità. In particolare, la Consulta ha dichiarato non fondate le questioni concernenti la violazione del principio di determinatezza, essendo la condotta sanzionata descritta in modo puntuale dal legislatore, e quelle in merito alla violazione degli obblighi internazionali. Sono stati, anche, respinti i dubbi di legittimità costituzionale sull’obbligatoria applicazione del fermo della nave, atteso che la misura punitiva sanziona le trasgressioni pericolose per la salvaguardia della vita umana in mare e, pertanto, non può ritenersi sproporzionata o irragionevole. 

  • Con la sentenza numero 96 del 3 luglio 2025 la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 14, comma 2, del decreto legislativo numero 286 del 1998, che disciplina il respingimento con accompagnamento alla frontiera nei confronti di stranieri che entrano illegalmente nel territorio italiano o temporaneamente ammessi per motivi di soccorso pubblico. Nel dettaglio, il giudice remittente aveva denunciato la violazione della riserva assoluta di legge prevista dall’articolo 13, secondo comma, della Costituzione e l’omessa previsione di standard minimi di tutela giurisdizionale, con disparità di trattamento rispetto ai detenuti in carcere, che usufruiscono delle garanzie dell’ordinamento penitenziario.

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